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Cos’è BLender: il colosso dei prestiti peer-to-peer da poco sbarcato in Italia

Se c’è una formula di accesso al credito che negli ultimi anni ha goduto di una fortuna immensa, si tratta sicuramente di quella dei prestiti non finalizzati, ovvero quelli concessi senza che il contraente debba specificare le ragioni per cui intende utilizzare il denaro.

Fra questi, soprattutto in Italia hanno goduto di un certo appeal i piccoli prestiti (finanziamenti di modesta entità emessi in poche ore da banche e finanziarie) mentre all’estero spopolano i cosiddetti prestiti fra privati, altrimenti noti come peer-to-peer.

Piattaforma di spicco in quest’ultimo settore è sicuramente BLender, che da tempo mette in contatto domanda e offerta del mondo creditizio fra privati. I numeri del volume d’affari che quest’app ha fatto girare parlano da sé: fino ad oggi infatti i risparmiatori di tutto il mondo grazie a BLender sono riusciti ad ottenere 133 milioni di euro.

BLender: cos’è e come funziona

E dopo il successo internazionale, l’app che si propone di diventare il punto di riferimento nell’ambiente dell’accesso al credito facile e veloce sbarca anche in Italia. Il segreto di una tale popolarità sta – come spesso avviene in questi casi – nella sua semplicità.

Grazie ad un sistema di tutela all’avanguardia, BLender garantisce la massima sicurezza sia a chi chiede denaro sia a chi lo presta controllando rapidamente lo storico creditizio di ambo le parti, assicurando al debitore di ottenere la somma pattuita in pochi minuti e dando al creditore la certezza che l’ammontare prestato verrà ammortato secondo le tempistiche previste.

Come ogni altra realtà 3.0, anche BLender permette alle due parti di comunicare in modo anonimo e sicuro al fine di raggiungere un accordo che le accontenti entrambe, fattore reso ancora più sicuro dal sistema DirectMatch.

I sostanza, è l’app stessa che si preoccuperà di “accoppiare” il creditore giusto con il debitore giusto, calcolando in automatico le capacità di entrambi di riuscire a rivestire la propria posizione contrattuale, evitando così inutili sprechi di tempo, risorse e denaro.

Il prestatore potrà contare inoltre l’ulteriore tutela di poter accedere al fondo BLender, previsto qualora un ammortamento non vada a buon fine, recuperando l’intera somma prestata in caso di insolvenza o ritardi nei pagamenti delle rate.