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Economia Cinese: l’apertura di Jinping agli investitori esteri

Mentre in Italia il Governo è ancora all’opera per limare alcuni aspetti importanti che mettono in relazione la sfera della pensione con quella delle banche (vedi ad esempio l’Ape Volontaria), dall’altra parte del globo si incominciano a intravedere gli effetti del recente incontro fra Donald Trump e Xi Jinping. È di oggi infatti l’annuncio che la Cina rimuoverà una parte dei limiti sui controlli ai capitali delle banche straniere con filiali nella terra del Dragone, con una forte possibilità di annullamento anche del tetto previsto per le società di assicurazioni e venture capital.

Ma c’è di più. Fino ad oggi le società estere non potevano possedere più del 50% di un’azienda cinese (ragione che ha spinto anche il colosso JP Morgan ad abbandonare qualsiasi trattativa in Cina), e a breve anche questa restrizione dovrebbe essere eliminata. In questo modo il Governo centrale potrebbe perdere parte del controllo di cui dispone sull’economia interna ma ne ricaverebbe utili e soprattutto maggiore agilità sulle borse mondiali.

Investire in Cina, presto sarà più facile per tutti

E proprio dalla borsa di Shangai è arrivata la prima reazione positiva ad una tale apertura: entrambi gli indici di cui si compone lo stock market hanno cinese guadagnato lo 0,9%. Non ci si aspettava un esito differente, soprattutto perché prima ancora delle borse già il Governo si era slanciato in dichiarazioni di entusiasmo come quelle del vice alle Finanze Guangyao, che non ha trovato “una sola ragione per non seguire questa strada”.

Attenzione però: non si tratta di una decisione che avrà una realizzazione immediata. Le limitazioni agli interventi esteri non saranno totalmente abbattute, ma solamente allentate con progressività. In particolare per quel che riguarda le assicurazioni, si prevedono tempistiche che vanno dai tre ai cinque anni.

Rimane comunque un passo importante, che fa da seguito alle dichiarazioni di Jinping durante l’ultimo Congresso del Partito in cui il Presidente della Repubblica popolare ha esplicitamente dichiarato la sua intenzione di realizzare una Cina più aperta e più competitiva.