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Fallimento Venezuela: più probabile dopo le elezioni di Maduro?

La paura di più severe sanzioni da parte degli USA incrementa i timori di fallimento da parte del Venezuela. Il paese sudamericano potrebbe ricevere ulteriori restrizioni dopo che gli USA, maggiore partner commerciale del paese, ha sanzionato il presidente Nicolas Maduro dopo che egli ha tenuto nuove elezioni proprio ieri al fine di eleggere una nuova assemblea che riscriverà la costituzione. Il segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, ha annunciato nuove misure, incluso il congelamento degli asset di Maduro negli Stati Uniti.

La probabilità che il Venezuela manchi un pagamento di una rata del suo debito entro i prossimi 12 mesi è salita al 62 per cento, secondo i dati di credit default compilati da Bloomberg. I titoli obbligazionari PDVSA (Petróleos de Venezuela, S.A.) con pagamento a novembre stanno negoziando a 74,33 centesimi di dollaro.

Ulteriori sanzioni aumenterebbero la probabilità di una inadempienza data la situazione di liquidità già critica del PDVSA, cosa che darebbe a Maduro un potenziale capro espiatorio per l’incapacità dei pagamenti da parte del governo. Se gli Stati Uniti dovessero vietare l’esportazione del greggio, la cosa avrebbe un lieve effetto su PDVSA, dato che i costi all’importazione aumenterebbero in virtù dei costi di trasporto più elevati.

Il Venezuela, sede delle maggiori riserve petrolifere del mondo, ha aumentato negli ultimi anni le importazioni di petrolio anche in virtù dei prezzi sempre più bassidel greggio e per la mancanza di manutenzione nelle sue raffinerie. La produzione di petrolio in Venezuela è scesa al minimo da 14 anni a questa parte, arrivando a 1,97 milioni di barili al giorno, secondo i dati elaborati da Bloomberg.

Debiti del Venezuela, il paese potrebbe fallire

Il PDVSA deve pagare 3,2 miliardi di dollari tra ottobre e novembre 2017. Le nuove sanzioni da parte degli USA, se si verificheranno, potrebbero aumentare i rischi che la stessa azienda non riesca a pagare.

Una mossa che vieti le esportazioni statunitensi e non le importazioni sarebbe una misura a metà strada che renderebbe più difficile la vita per il paese del Sud America, rendendo le sue operazioni più complesse su base giornaliera e aumentando i costi finali. Tutto questo è negativo per il rimborso in questione e aumenta i rischi di fallimento, ma questa è l’idea di base.