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Monti contro Berlusconi: se vince il Cavaliere siamo a rischio spread

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Ci siamo: le votazioni per la scelta del nuovo governo si stanno avvicinando. Molti i partiti concorrenti e altrettanti candidati premier. Tra i principali ricordiamo il premier uscente, Mario Monti con la sua lista “Scelta civica”, il candidato premier per il Pd, Pier Luigi Bersani, Beppe Grillo con il suo “Movimento 5 stelle”, il magistrato Antonio Ingroia con “Rivoluzione civile” e infine, il “Popolo delle libertà” con l’onnipresente Silvio Berlusconi.

Proprio a proposito di Silvio Berlusconi, si è espresso pochi giorni fa il premier uscente centrista Mario Monti, che ha parlato senza esclusione di colpi, sulle possibili conseguenze qualora risultasse vincitore il Cavaliere.  Se il Pld di Silvio Berlusconi vincesse le elezioni, i mercati finanziari potrebbero reagire con qualche increspatura sui tasse di interessi del debito pubblico”. Monti ha poi aggiunto: “E’ evidente che alcuni effetti economici e soprattutto finanziari si potranno verificare molto presto, dopo le elezioni”.

Il premier uscente, infine, ha ribadito il concetto espressi, dicendo: “Per esempio, se si votasse domani e se la comunità finanziaria valutasse il programma di questo Berlusconi, come si sta configurando, immagino che qualche increspatura nei tassi di interesse potrebbe verificarsi”. Il Cavaliere ha subito risposto al duro attacco di Monti e rivolgendosi agli elettori ha avanzato la proposta, inserita nel suo programma elettorale, di restituire ai contribuenti l’Imu sulla prima casa, finanziando questi 4 miliardi di euro con la tassa sui capitali esportati in Svizzera.