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Nuovi rincari per la benzina

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Nuovi aumenti per i prezzi del carburante. La più grande compagnia petrolifera italiana, l’Eni ha aumentato il prezzo al consumo della benzina Verde di 1,5 centesimi, portando l’importo finale a 1,870 euro al litro. Ma Eni non sembra essere stata l’unica, infatti, l’aumento ha riguardato anche altre compagnie. Esso, ad esempio, ha aumentato il prezzo di 2 centesimi al litro, portandolo ad 1,890 euro. TotalErg, infine, lo ha alzato di solo, si fa per dire, 1 centesimo, portando il prezzo al consumo 1,889 euro.

Più contenuto è stato l’aumento per quel riguarda il diesel, che ha visto un incremento del prezzo finale di 0,5 centesimi al litro, portandolo a 1,801. In tutta Italia l’aumento medio è stato di 0,9 centesimi al litro, con un prezzo finale medio di 1,876 per la benzina Verde, mentre per il diesel il prezzo finale medio ha toccato 1,783 euro. Critica da parte della Confederazione italiana agricoltori: “ Un litro di benzina alla pompa arriva a superare il costo medio di un chilo di arance (1,80 euro) e a doppiare il prezzo di un litro di latte a lunga conservazione (80centesimi) acquistato in un qualsiasi supermercato del Paese”.

Stesse critiche arrivano dalla Federconsumatori che ha evidenziato come l’aumento vertiginoso del costo del carburante ha portati progressivamente all’abbandono delle automobili. Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, ha così commentato: “L’incredibile livello della tassazione sui carburanti è più elevata di circa il 14% rispetto alla media Ue. Responsabile della rinuncia di molte famiglie all’utilizzo dell’auto non è solo l’aumento della tassazione: anche i prezzi di benzina e gasolio, ancora al di sopra del livello corretto a cui si dovrebbero attestare, hanno contribuito in maniera determinante”.