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Saldo IMU, le Piccole e Medie Imprese sono le più penalizzate

L’IMU per le piccole e medie imprese del nostro territorio sarà l’ennesima “mazzata” in termini di tasse. Secondo dei calcoli fatti dalla Cgia di Mestre, ci sarà un rincaro di oltre il 150% rispetto alla “vecchia” ICI. Decisamente una notizia che non ci voleva per i piccoli imprenditori del nostro paese, che poi ne sono anche l’anima commerciale. La scadenza della seconda rata IMU, fissata per il 17 dicembre, si avvicina e fa paura.

In maniera particolare sono le seconde case e gli imprenditori a subire in maniera peggiore il rincaro del saldo IMU, considerando che, tra i 98 comuni che sono stati monitorati dalla Cgia di Mestre, solo quello di Asti ha diminuito di un punto l’aliquota di questa tassa. Sono stati 13 i comuni che invece hanno mantenuto l’aliquota base del 7,6 per mille e ,addirittura 84 comuni (ovvero oltre l’85% di quelli monitorati) l’hanno aumentata.

IMU a Milano, ecco la situazione

Tra i vari comuni italiani che hanno aumentato al massimo l’IMU, c’è anche quello di Milano. Ecco dunque che i milanesi che hanno delle piccole e medie imprese si ritroveranno a pagare una somma decisamente elevata, pari al 154% in più di quanto hanno pagato lo scorso anno con l’ICI. Tradotto in “soldoni”, significa 2.331 euro in più.

Volando dal nord al sud dell’Italia, anche la bellissima città di Lecce non è stata amica dei piccoli imprenditori. Qui, infatti, il rincaro è del 131,3% rispetto al 2011, il che significa circa 2.500 euro in più da pagare.

IMU, ecco cosa è successo

Ecco dunque che si è venuto a delineare chiaramente il quadro per il saldo IMU. I sindaci dei nostri paesi hanno deciso per lo più di non alzare l’aliquota IMU per le prime case, mentre si sono “rifatti” sulle seconde case e sulle imprese.