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Strama si racconta: “Anche chi non è stato un calciatore può arrivare in una big”.

Il 36enne tecnico dell’Inter, Andrea Stramaccioni (alla guida della prima squadra dal 26 marzo 2012), si racconta in un’intervista esclusiva per Sette, il settimanale del Corriere della Sera. Strama racconta del suo infortunio (avvenuto in una partita di coppa Italia di serie C, quando militava nelle file del Bologna, allora allenato da Renzo Ulivieri, all’età di 18 anni): <<E’ stato il momento più triste della mia vita. Proprio quando sogni di arrivare in serie A, si ferma tutto. Ero molto giù, mi hanno aiutato la mia famiglia e lo studio.>> Afferma quale sia stata la svolta che lo ha fatto arrivare così in alto: <<Mi ha aiutato molto la gavetta, il fatto di allenare in realtà provinciali sui campi di terra e l’aver fatto l’osservatore per squadre di calcio professionistiche (visionava le squadre laziali avversarie del Crotone di Gian Piero Gasperini)>>. Il messaggio chiave, quindi, è uno: <<La mia esperienza insegna che anche chi non è stato un calciatore di alto livello, può ambire ad allenare una big>>.

Non manca un elogio al suo attuale capitano, Javier Zanetti: <<E’ al di là dell’umano. E’ sempre il primo ad arrivare ad ogni allenamento, l’ultimo ad andare via. Spesso si ferma per sedute di ginnastica posturale.>> Infine, spiega il motivo di tanto feeling con Cassano: <<Io e Cassano parliamo la stessa lingua, quella della strada, quella che ti fa guadagnare il rispetto sotto casa>>.