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    Categoria: Pensioni

Ape volontaria Bloccata: le ultime novità

Novità negative per quello che riguarda l’Ape volontaria: sembra, infatti, che il Governo sia fermo al palo e che bisognerà attendere ancora un po’ di tempo (non si sa quanto, con precisione). Ecco come stanno le cose.

L’attesa per la famosa Quota 41, ovvero la pensione anticipata, era davvero tanta. Da sempre, questa Quota 41, legata al concetto di APE (ovvero Assegno Pensionistico anticipato) è stata divisa in due tronconi:

  • APE sociale, destinata, tra gli altri, ai lavoratori usuranti;
  • APE volontaria, pensata per tutti gli altri lavoratori che volevano andare in pensione a 63 anni, prima del tempo.

Ebbene, se l’APE sociale è partita e in pochissimo tempo ha registrato oltre 10.000 istanze presentate all’INPS, l’APE volontaria è ancora ferma. La misura, infatti, deve essere ancora licenziata tramite il decreto attuativo dal CDM, una volta fatto questo dovrà cominciare il suo giro tra Consiglio di Stato e Corte dei Conti, per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e, in seguito, attuato dall’Inps tramite la pubblicazione di una circolare illustrativa che spiegherà come sarà possibile, per tutti, andare in pensione in via anticipata.

Tutto questo ci fa presupporre che la data inizialmente stimata di “go live”, ovvero il 15 luglio, non s’ha da fare.

Ape volontaria bloccata: i danni per pensionati e lavoratori

Il blocco dell’Ape Volontaria arreca danni ai (futuri) pensionati e ai lavoratori:

  • chi si trova sul bordo della pensione ma non può andarci, perché deve arrivare magari all’anzianità minima, è costretto a rimandare i sogni crocieristici ancora per un po’ di tempo;
  • i giovani che speravano di prendere il posto dei loro colleghi più anziani dovranno rimandare ancora un po’ sbattendosi tra disoccupazione e lavori precari.

Questo crea danni maggiori nelle scuole, dove l’anno scolastico inizia a settembre ma le prime risposte dell’INPS (fermo restando che si riesca a fare tutto per il 15 luglio) sono attese per ottobre.

E allora, anche quest’anno si va in pensione l’anno prossimo.

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