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Asteroide Vesta: in realtà è un pianeta mancato

L’asteroide Vesta sarebbe in realtà in pianeta mancato. E’ questo quello che dicono le osservazioni e le ricerche compiute dalla sonda Dawn, partita la scorsa estate con l’obiettivo di raggiungere proprio questo asteroide ed analizzarne la superficie. Una volta a destinazione, la sonda avrebbe scoperto due diversi crateri di grandi dimensioni che fanno pensare a Vesta non più come ad un asteroide, ma come un proto-pianeta.

Vesta sarebbe potuto essere una nuova Terra. Secondo i vari studi che ne sono stati fatti in seguito da diversi ricercatori, tra cui anche alcuni italiani, e che sono stati pubblicati dalla famosa rivista Science, Vesta risalirebbe a 4,5 miliardi di anni fa, un tempo precedente alla formazione della terra. Sembra che questo presunto asteroide sia in realtà un “embrione di pianeta”, ovvero un pianeta non completamente sviluppato, ma che aveva iniziato la fase per diventare una vera e propria Terra. La motivazione principale per la quale non è riuscito ad arrivare a compimento potrebbe essere la ravvicinata presenza con il campo gravitazionale di Giove, che avrebbe limitato lo sviluppo di Vesta (oggi infatti questo pianeta / asteroide ha 530 Km di diametro). Se le cose non fossero andate così, probabilmente avrebbe raggiunto le dimensioni di Marte.

Come ha fatto Vesta a sopravvivere fino ad oggi? Il nucleo del pianeta / asteroide sarebbe formato di ferro. E’ proprio questa caratteristica che lo avrebbe reso decisamente forte agli impatti con gli altri asteroidi che, nel corso di milioni di anni, si sono verificati.

Prossimo obiettivo: Cerere. Dopo aver completato gli studi sul pianeta Vesta, la sonda Dawn partirà per raggiungere Cerere ed analizzarne la superficie. Si tratterebbe di un pianeta dove gli scienziati si aspettano di trovare anche acqua o ghiaccio, forse la vita.

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