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Chiusura Equitalia, Renzi: “Entro sei mesi non ci sarà più”

Il governo Renzi sembra fare sul serio: oltre agli annunci su pensioni e Ires, il premier ha annunciato l’imminente chiusura di Equitalia. Con questa “eutanasia”, le cartelle pendenti non saranno rottamate: chi deve pagare paga, ma verranno cancellati gli enormi interessi e le more che gravavano sulle tasche degli italiani. Così ne ha parlato Matteo Renzi: “4 miliardi vengono dall’operazione Equitalia, che porterà non la rottamazione delle cartelle, chi deve pagare paga, ma a non pagare smisurati interessi e more che erano previste dalla filosofia da cui Equitalia partiva“.

Chiusura Equitalia: l’organo entrerà a far parte dell’Agenzia delle Entrate

Il premier continua criticando aspramente un sistema che intende riformare profondamente: “Il modello di Equitalia è stato inutilmente polemico nei confronti dei cittadini e vessatorio. Chiuderla vuol dire chiudere quel modello lì. A chi dice che così si favorisce l’evasione dico che se c’è governo che ha fatto un record siamo noi. Mettete in fila i risultati, noi abbiamo fatto più di tutti. E’ un dato di fatto. E’ come dire che il Real Madrid non sa cosa sia la Coppa dei Campioni“.

Ma come funziona appunto in caso di tasse non pagate e quindi evasione? “Se non paghi una tassa dal 7 novembre ti arriva un sms e non un ufficiale giudiziario. Ci sarà una fase transitoria: ‘Equitalia farà il suo ingresso nell’Agenzia delle entrate per almeno 6 mesi per completare il percorso“.

Chiusura Equitalia, parla Zanetti: “Non sarà un condono”

Sulle pagine di Repubblica è intervenuto sull’argomento anche il viceministro dell’economia Enrico Zanetti, che ha parlato della bontà della manovra: “Tutto si può dire ma non che sia un condono. Noi restiamo fermi al principio in base al quale l’imposta si paga fino all’ultimo euro, senza alcuno sconto o forfetizzazione. E già questo è un elemento discriminate rispetto a provvedimenti del passato“.

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