Edizione di venerdì 6 Dicembre 2024 | Home - Redazione - Disclaimer - Cookie Policy e Privacy Policy

Firefox 7: Android completa il browser universale

Mozilla stringe accordi con le piattaforme mobile riuscendo a scalfire la leadership di Apple

Mozilla stringe accordi con le piattaforme mobile riuscendo a scalfire la leadership di AppleAndroid stringe accordi con Firefox 7, questo permette a Mozilla di completare il suo pacchetto già composto da versioni del browser web per Windows, Linux e Mac. Un passo che sancisce l’arrivo di Firefox su tutti i dispositivi desktop e mobile presenti in circolazione, o quasi. Questo apre il futuro verso un nuovo mondo, dove una sola versione del prodotto permette di interagire aldilà del terminale usato o del sistema operativo su cui esso gira. Una sorta di rete che porterà ad un prodotto sicuramente migliore, poichè il bacino di utenza ora sarà amplificato a dismusira, con milioni di utenti mobile in tutto il mondo disposti a traslare la fiducia riposta nella versione desktop direttamente su smartphone e tablet sponsorizzati da Android.

Accordo che farà compiere un salto notevole nei ricavi, potendo così ampliare gli orizzonti a prodotti che in parte esulano dal browser in se, strada intrapresa da Google Chrome che sta cercando di spaziare verso nuovi lidi conquistando il titolo a sua volta di browser universale. La lotta è serratissima, per il momento la maggior parte degli utenti mobile si affida ad Opera, browser web che è riuscito da subito ad avere la fiducia degli utenti, grazie ad un prodotto semplice e dalle caratteristiche interessanti.

Sviluppo interessante di questa gara sarà il ruolo di aziende con software proprietari come Apple, Windows Phone e BlackBerry RIM, i quali hanno scelto di affidarsi a prodotti fatti in casa propria invece di puntare sulla versatilità. L’avvento di html5 lascerà parecchie ferite che potrebbero non rimarginarsi, infatti tutti i maggiori siti e piattaforme si stanno attrezzando per il passaggio a questo nuovo linguaggio, i 3 indipendenti dovranno fare una fatica enorme per proporre alternative, perdendo forse margine o addirittura la supremazia sul mercato.