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I neuroni non sono tutti uguali: quelli della memoria si chiamano CA1

I neuroni possono farci viaggiare nel tempo. Lo sapevate voi? Ebbene questo è quello che è emerso dallo studio condotto  dal team tedesco del Dipartimento di Neurologia e dell’Istituto di Neuroradiologia dell’ospedale di Schleswig-Holstein, dell’Università di Kiel. In pratica esisterebbero dei particolari neuroni denominati CA1 e situati al centro dell’ippocampo  umano i quali custodirebbero la memoria  e ci consentirebbero di avere consapevolezza e coscienza di noi stessi in base alle nostre esperienze; quelli in grado di conservare i ricordi del passato più lontano, permettendoci di tornare indietro, “viaggiando” nel tempo anche fino a 40 anni.

Lo studio è stato condotto su due tipologie di persone: le prime sane, le seconde affette da un raro tipo di amnesia. Tutte sono state sottoposte a risonanza magnetica. Ebbene dopo varie e ripetute osservazioni è apparso ovvio agli occhi dei ricercatori tedeschi  che  un gruppetto di neuroni, ribattezzati CA1, hanno un ruolo chiave nel mantenere vivi i ricordi del passato; neuroni che, nei pazienti affetti da amnesia, si mostravano lesionati. Una scoperta che potrebbe avere sviluppi importanti se si considera che la stessa degenerazione dei neuroni CA1 è stata  riscontrata anche in pazienti malati di Alzheimer.

Data l’importanza della scoperta e le conseguenze che, anche in campo farmaceutico, potrebbe portare, i ricercatori hanno voluto provare ancor meglio la validità dello studio. I pazienti sono stati sottoposti a una dettagliata “intervista autobiografica”  che includeva procedure di conoscenza e ricordo. Il risultato è stato che nei 14 (su 16) pazienti nei quali erano state rilevate lesioni nel settore dei CA1 dell’ippocampo, la memoria autobiografica è risultata significativamente colpita per tutti i periodi di tempo, compresi quelli più remoti. E’ allora accertato che i neuroni CA1 sono fondamentali nel recupero della memoria autobiografica e per rivivere i ricordi episodici dettagliati.

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