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Ristrutturare la casa: con il prestito è veloce e sicuro

Nonostante tassi di interessi sempre più influenzati da fattori esterni alla microeconomia, come ad esempio lo Spread, gli italiani non rinunciano all’accesso al credito, e il settore più battuto quando si è alla ricerca di liquidità immediata risulta essere senza alcuna concorrenza quello della ristrutturazione immobiliare.

Su una scala di 100 richiedenti prestito, l’anno scorso ben 34 lo hanno fatto per ristrutturare casa, invogliati probabilmente dagli sgravi fiscali (come ad esempio l’ecobonus) che permettono un abbattimento dei costi di ristrutturazione per una forbice che può oscillare dal 50 al 65%.

Ristrutturazione immobili: senso civico e redditività

Le agevolazioni governative, tuttavia, non costituiscono l’unica ragione per cui gli italiani, in anni recenti, hanno iniziato a ristrutturare. Nel Bel Paese infatti una casa su tre è stata costruita prima degli anni 60, e questo espone tali edifici ad almeno due ordini di problemi. Primo: negli ultimi quarant’anni sono cambiate drasticamente le norme di agibilità e antisismicità, alle quali oggi è obbligatorio adeguarsi. Secondo: uno dei fattori che spinge un potenziale acquirente a comprare una nuova casa è la classe energetica, e a fronte delle nuove costruzioni (rigorosamente A), quelle di un tempo cedono il passo e diventano sempre meno appetibili.

Ristrutturare una casa, quindi, non è solo un vezzo di chi la possiede, ma un’esigenza per renderla vendibile, per trasformarla in qualcosa grazie a cui fatturare. E i risultati sono tangibili e immediati, con gli immobili ristrutturati che arrivano a guadagnare fino al 10% rispetto al loro valore pre-ristrutturazione.

Prestito per ristrutturare la casa: perché è meglio del mutuo

Ristrutturare un’immobile, poi, è relativamente facile anche da un punto burocratico. Gli importi – per le ragioni che abbiamo visto sopra – sono generalmente esigui, raramente superano i 30.000€ e quindi il proprietario può pensare di ottenere il denaro tramite un semplice prestito non finalizzato anziché ricorrendo al mutuo.

Ne consegue un generale snellimento dei tempi di erogazione e di gestione delle pratiche, al quale fa il palio la possibilità di non dover necessariamente ipotecare la casa nel caso in cui si richieda un prestito, mentre invece l’ipoteca è quasi obbligatoria se si ricorre al mutuo.