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30 mesi per una mammografia? Luca Zaia:”Adesso scateno l’inferno”

I lunghi tempi di attesa negli ospedali italiani sono un fatto noto. La storia che arriva dal Veneto, però ha dell’incredibile: 30 mesi di attesa per una mammografia. La cose risulta ancora più grave se si considera che la mammografia è un esame importantissimo, che andrebbe eseguito periodicamente di anno in anno.

Il governatore della regione, Luca Zaia, saputa la notizia ha così commentato: “Adesso scateno l’inferno”. Inoltre, a dimostrazione del vero, ha anche pubblicato sul suo sito ufficiale il foglio della prenotazione. La donna protagonista di questa vicenda recatasi al presidio ospedaliero di Montebelluna ha avuto l’incredibile notizia, quella di essere prenotata per il giorno 18 giugno 2015. L’Usl si giustifica rispondendo che sulla richiesta firmata dal medico della donna, non era espressa alcuna priorità, cioè non vi era la sigla che indica il periodo massimo di attesa. In riferimento a ciò il nucleo responsabile ha poi sottolineato: “come previsto dalla Regione, tutte le richieste di prestazioni che non sono espressamente prioritarie vengono soddisfatte in coda alla disponibilita’ ‘P’ che prevede 180 giorni di periodo massimo di attesa”.

Inoltre la donna, sarebbe stata inserita all’interno dei programmi di screening come dimostrano le precedenti mammografie, effettuate puntualmente con cadenza biennale, come richiesto nel suo caso. Per rispettare questa cadenza, i responsabili assicurano che la signora sarebbe stata invitata a sottoporsi all’esame nel 2013. Zaia però vuole vederci chiaro e, dichiara di impegnarsi nell’avviare indagini sull’organizzazione sanitaria di una regione che è tra le prime eccellenze in capo medico.