Bonus nonni 2018: detrazioni fiscali in arrivo
di Redazione
14/11/2017
Continuano i lavori preliminari per la Legge di Bilancio 2018. Si profila chiaro l'indirizzo degli emendamenti, che intendono continuare a mettere al centro misure di sostegno e agevolazioni alle famiglie. Dopo le agevolazioni per la Zona Franca e lo sconto sul bollo auto, arriva, ancora in forse, un'altra iniziativa dedicata ai pilastri della famiglia: i nonni.
Sempre più di frequente infatti sono i nonni che non solo si prendono cura dei nipoti nei casi, ad esempio, in cui entrambi i genitori lavorino full time, ma diventano importante sostegno economico per tutta la famiglia.
Il bonus nonni consiste in una detrazione Irpef del 19% per coloro che pagano le spese mediche, scolastiche e sportive assicurative e di affitto a favore dei nipoti. Si tratta di una modifica, o meglio di un'estensione, della legge vigente, che prevede lo stesso sconto per i figli a carico. In questo modo si usufruirebbe della stessa deduzione per tutti i parenti in linea retta.
Per godere degli sconti è necessario che il nipote risulti a carico, cioè che non superi il limite di reddito annuo corrispondente a 2.840,51€.
Notizie più certe si sapranno da mercoledì 15 a martedì 21 novembre, quando alla commissione di Bilancio al Senato saranno presentati tutti gli emendamenti riguardanti le agevolazioni fiscali alle famiglie.
Bonus nonni: come funziona e a chi spetta
Come accennato prima, il bonus nonni sarà un importo detraibile in sede di dichiarazione dei redditi, quindi uno sconto fiscale e non un assegno mensile come invece altri bonus della categoria di assistenza alle famiglie (il bonus bebè o il bonus mamme, ad esempio). Le novità rispetto alla legge attuale saranno principalmente due: per usufruire della detrazione non sarà più necessario il vincolo della convivenza dei nonni con i nipoti né, in mancanza di convivenza, la corresponsione dal nonno al nipote degli assegni alimentari. Stando all'emendamento, gli importi detraibili saranno relativi a:- attività sportive (per ragazzi tra i 5 e i 18 anni);
- istruzione (scuola, tasse universitarie, affitto per studenti fuori sede);
- salute (spese mediche);
- assicurazioni.
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