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Condanna Paolo Gabriele: sconterà 18 mesi di reclusione

Il portavoce del Papa, Federico Lombardi, durante la conferenza stampa della Santa Sede ha comunicato la decisione del giudice riguardo al processo che vede imputato Paolo Gabriele, ex maggiordomo del papa. Accusato di appropriazione indebita di documenti riservati del Vaticano è stato condannato a 18 mesi di reclusione. Il portavoce ha dichiarato che nonostante il grave atto potrebbe arrivare la grazia da parte del Santo Padre, anche se è ancora presto parlare di ciò. In ogni caso, Lombardi ha informato il pubblico sulla scelta di far scontare la pena all’interno dello Stato Vaticano, in celle attrezzate nella caserma della gendarmeria. A fine conferenza è stata resa nota la date del secondo processo, previsto per 5 Novembre, questa volta a carico del tecnico informatico, Claudio Sciarpelletti, accusato di favoreggiamento.

Per quello che c’è dato sapere, durante gli interrogatori, Gabriele avrebbe affermato: “Sono stato suggestionato da circostanze ambientali”, aggiungendo “In ambito personale ho avuto contatti con molte persone”. Da questa frase, il Tribunale ha comunque escluso l’esistenza di mandanti, anche se le indagini continueranno alla scoperta di nuovi ed eventuali elementi.

Durante il processo, la difesa di Gabriele ha confermato che l’uomo non avrebbe agito per fini economici ma per “profitto intellettuale e morale”. Gabriele voleva, infatti, conoscere e studiare le vicende vaticane per portare alla luce forse, eventuali situazioni scomode, tenute nascoste. Secondo il tribunale però, l’ex maggiordomo avrebbe in ogni caso “ leso l’ordinamento vaticano della persona del Pontefice, dei diritti della Santa Sede, di tutta la Chiesa cattolica e dello Stato della Città del Vaticano”.