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Epatite A: allarme frutti di bosco surgelati

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Lo scorso 23 maggio il Ministero della Salute ha dovuto diffondere una circolare per invitare le Asl a monitorare e segnalate tutti i casi di Epatite A nel paese. Dai controlli effettuati è emerso che c’è effettivamente stato un aumento di notifiche relative a questa malattia. Praticamente facendo un confronto tra marzo, aprile e maggio di quest’anno, con lo stesso periodo dell’anno scorso, l’aumento è stato del 70%.

Il virus dell’Epatite A è stato individuato in buste di frutti di bosco surgelati che hanno come provenienza le seguenti nazioni: Canada, Bulgaria, Polonia e Serbia, tuttavia il campionamento è tuttora in corso. Ovviamente si tratta di una situazione di “allerta” generale che non è solamente nazionale, in quanto l’allarme è arrivato da Danimarca, Finlandia,  Norvegia e Svezia e dall’Egitto. Proprio in Danimarca circa 2 settimane fa ha dovuto bloccare una partita di buste di frutti di bosco surgelati.

Epatite A dai frutti di bosco surgelati

In generale gli alimenti che per ora sembrano “incriminati” sono le cozze, i frutti di bosco surgelati e in generale tutti i cibi non lavati bene o comunque lavati con acque contaminate e sporche.

Si consiglia chiaramente di lavare bene i cibi che non vengono cotti ad alte temperature, magari utilizzare prodotti appositi come “Amuchina“. Un altro consiglio è sicuramente quello di consumare solo prodotti di cui si conosce la provenienza, meglio se si tratta di un posto sicuro dove si effettuano molti controlli di qualità a tutela del consumatore (es. Italia). Se si hanno dei dubbi relativamente alla sicurezza del paese di provenienza conviene cucinare ad altissime temperature o, meglio, evitare ci mangiare quel dato alimento.

Cos è l’Epatite A?

Parlando di Epatite A, possiamo sottolineare che si tratta un’infezione che, fino ad ora, è poco diffusa in Europa. I sintomi distintivi dell’Epatite A sono urine scure, feci chiare, malessere generale, mancanza di appetito, nausea, dolore addominale, febbre, ittero e prurito. Dopo essere guariti dall’epatite A si diventa immuni in maniera permanente dal virus HAV.