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Esami di stato 2013, la prima prova scritta: le tracce possibili

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A pochi giorni dall’inizio degli esami di maturità 2013, inizia il famoso toto-tema. Quali saranno le tracce della prima prova scritta dell’esame di maturità di quest’anno? Questa è la domanda che milioni di studenti si pongono in queste ore.

Non è mai semplice rispondere con esattezza a tale domanda, ma si parla in maniera particolare della possibilità di tracce su Gabriele D’Annunzio, Salvatore Quasimodo e Luigi Pirandello. Andando un po’ in dietro nel tempo si vede:

  • Eugenio Montale, “Ammazzare il tempo”, lo scorso anno
  • Giuseppe Ungaretti, “Lucca”, due anni fa’
  • Primo Levi, “La ricerca delle radici”, nel 2010
  • Italo Svevo, “La coscienza di Zeno”, nel 2009
  • Eugenio Montale, “Ripenso il tuo sorriso” (da “Ossi di Seppia”), nel 2008
  • Dante,  Canto XI Paradiso, nel 2007
  • Giuseppe Ungaretti, “L’isola”, nel 2006
  • Dante, Canto XVII Paradiso, nel 2005

Gli studenti di quest’anno si troveranno di fronte alle diverse tipologie e secondo “anticipazioni”. Per la tipologia A, si parla molto, quindi, dell’analisi di un testo di un autore del ‘900. Si suppongono, inoltre, tematiche di attualità, anche se non recentissime… magari avvenimenti di gennaio, febbraio o marzo. Non sembra essere in programma qualche traccia su vicende troppo “forti e scottanti”, tipo politica e religione.

Per quanto riguarda la redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale, nella traccia stessa ci saranno tutti i dati e i  documenti necessari per la redazione, chiaramente bisogna fare attenzione nell’analisi e nel confronto dei dati per poter trattare in pieno l’argomento scelto. Per la redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale è consigliato non superare 4 o 5 colonne del foglio protocollo diviso a metà, dato che non sarebbe più “breve”, annoierebbe il lettore e potrebbe essere facilmente ripetitivo. Bisogna ricordare che un articolo di giornale deve essere molto molto lineare, mentre per il saggio breve si puo’ essere più “sofisticati” e scrivere in maniera più elaborata, ma solo se si ha la certezza di avere un’ottima padronanza della lingua italiana, atrimenti è facile commettere errori, e trattandosi di un esame di maturità, non è proprio il caso. 🙂

Buon esame e in bocca al lupo a tutti.