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Ilva, 4mila esuberi: lunedì sciopero

Tegola in testa per l’Ilva di Taranto e per gli altri stabilimenti siderurgici del Gruppo. Ricordiamo che al momento il Gruppo Ilva è in temporanea amministrazione straordinaria, ma a breve passerà nelle mani della nuova società Am Investco Italy, formata da Arcelor Mittal e Marcegaglia.

Non ha fatto in tempo ieri Arcelor Mittal a parlare di nuovi 10.000 posti di lavoro in arrivo che è subito burrasca.

Nel dettaglio, i 10.000 posti sarebbero dovuti così essere ripartiti: 9.600 in Italia, 7.600 impiegati a Taranto, 900 a Genova, 700 a Novi ligure, 160 a Milano, 240 in altri siti. A questi numeri vanno aggiunti quelli delle controllate: 160 dipendenti in forze a Ism, 35 a Ilvaform, 90 Taranto Energia, più 45 dirigenti in funzione. Le cifre sono state ufficializzate da una comunicazione dei tre Commissari Straordinari che hanno formalizzato l’avvio della procedura ex art. 47 legge 428/1990.

Conti alla mano, i numeri evidenziano però un esubero di circa 4.000 posti. Questi rimarranno a carico dell’amministrazione straordinaria impiegati nella procedura per l’attuazione del piano ambientale del sito di Taranto (risanamento e bonifica).

Am Investco Italy ha inviato una lettera ai sindacati in vista dell’incontro di lunedì 9 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico. Si legge: “Le suddette allocazioni sono soggette a leggeri aggiustamenti tenendo fermo il numero complessivo di 10.000 lavoratori”.

Il vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova spera per il meglio: “Mi auguro che lunedì si avvii una trattativa che porti a una intesa soddisfacente in tempi rapidi”.

Nonostante quindi le rassicurazioni del Governo e della nuova proprietà, i sindacati, precisamente il consiglio di fabbrica dell’Ilva di Taranto, hanno indetto un’astensione dal lavoro di 24 ore nella giornata di lunedì prossimo. Solidarietà da parte dei colleghi di Novi Ligure, che aderiranno con otto ore di sciopero sui tre turni e picchetto davanti allo stabilimento.

Sciopero dovuto anche alla proposta per i dipendenti di sottoscrivere un verbale di conciliazione e applicare ex novo i contratti nazionali. Si tratterebbe quindi di cessare prima il rapporto lavorativo con il Gruppo Ilva e avviarne uno nuovo con Am Investco Italy. Senza l’articolo 18, senza il riconoscimento dell’anzianità di servizio e degli integrativi aziendali.