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Prestiti in aumento: +2,7% da gennaio

Da un osservatorio condotto da Bankitalia è emerso che i prestiti al settore privato sono cresciuti del 2,7% su base annua, e in effetti avevamo già parlato del 2017 come l’anno dei prestiti. In particolare i maggiori interessati di questo fenomeno sono i nuclei familiari, le cui richieste di liquidità sono aumentate del 2,8%, mentre le società finanziare si attestano intorno all’1,9%. A ciò si è però accompagnato un incremento dei depositi, sempre rimanendo nel privato, consistente in uno +5,6%.

Dati interessanti emergono sui tassi di interesse. Nel caso di finanziamenti per l’acquisto di abitazioni gli interessi ammontano al 2,27%, ma schizzano sino all’8,45 nel caso di erogazione di liquidità. La durata più frequentemente scelta è un piano di ammortamento in 60 mesi, ma non di rado, specialmente al sud, si arriva ai 70.

Oltre che su scala nazionale, è utile vedere territorialmente la distribuzione del fenomeno.

Prestiti Nord Italia

Forse inaspettatamente, è dall’area del nord Italia che proviene la maggior parte delle richieste di prestito (52%). Asti da sola ne  costituisce oltre il 26%, con una richiesta media di importi di circa 15.5000€. A controbilanciare la situazione piemontese ci pensa Torino; nel capoluogo di regione infatti la media è inferiore di 480€ rispetto a quella italiana.

Prestiti Centro Italia

Dal centro Italia viene il 24% delle richieste di prestiti. Rieti, Pescara e Teramo risultano essere le città in cui è più stringente il bisogno di liquidità, mentre a Roma i i finanziamenti sono finalizzati per lo più alla ristrutturazione delle casa e all’acquisto di autovetture, con una media di importi di circa 18.000€. Nella capitale la richiesta di liquidità riguarda invece soprattutto esigenze di viaggi e vacanze, e il richiedente è incluso, nella maggior parte dei casi, in una fascia d’età che va dai 48 ai 50 anni.

Prestiti Sud Italia

A pari merito con il centro, anche il sud Italia e Isole hanno una fetta del 24% sul totale dei prestiti sollecitati. Soprattutto dalla Sicilia e dalla Campania, oltre alle spese inerenti agli immobili che accomunano per lo più tutto il territorio nazionale, emergono due finalità su cui si dovrebbe riflettere. C’è qui infatti una maggior richiesta di piccoli prestiti, inferiori a 10.000€, per spese mediche, formazione e università nettamente superiore al resto d’Italia.