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Roberto Benigni incanta il pubblico di Rai Uno

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Grande successo per l’esordio su Rai Uno di Roberto Benigni. Il comico toscano, premio oscar per il film “La vita è bella” ha messo ieri in scena, in prima serata, il suo show dal titolo “La più bella del mondo” in riferimento alla Costituzione italiana. Lo spettacolo è stato seguito da circa 12 milioni di spettatori che hanno fatto registrare uno share pari del 44%, battendo nettamente la concorrenza Mediaset. Roberto Benigni, resta sempre un punto di forza della nostra televisione, basta ricordare il suo recente intervento alla passata edizione di Sanremo, anche in quel caso la comicità di Benigni sbaragliò le reti concorrenti.

In diretta dal Teatro 5 di Cinecittà, Benigni ha dato il via al suo programma con una lunga satira sul ritorno in politica di Silvio Berlusconi. Con la sua invincibile ironia, ha, infatti, detto a proposito: “ Tra poco è Natale ma a dicembre abbiamo avuto due notizie catastrofiche: una è che tra quattro giorni è prevista la fine del mondo, l’altra terrificante è che c’è un italiano che potrebbe andare in pensione e non c’è verso di mandarcelo. S’è ripresentato: Signore pietà”. “Per la sesta volta s’è ripresentato. Ha detto che la settima si riposa. Sembra un film dell’orrore “Lo squalo 6”, “La mummia contro Bersani”. Poi, sembra che ce l’abbiamo sempre con lui. Ma a questo punto è chiaro che è lui che ce l’ha con noi. Ha diviso l’Italia in due: metà contrari, metà disperati”.

Dopo questo simpatico esordio, ha iniziato a parlare del vero tema del suo spettacolo: la nostra Costituzione. Rileggendo e riflettendo sull’articolo 3, ha poi ribadito la modernità della Costituzione e ha concluso così il suo discorso: “ Mentre la legge vieta, ti trattiene, fa paura, la Costituzione spinge, ti protegge, ti vuole bene, è la nostra mamma, è tutto a favore. I dieci comandamenti sono tutti un no, la Costituzione è tutto un sì, è la legge del desiderio”. A Benigni il merito di far rinascere il noi il sentimento di appartenenza all’Italia, il patriottismo che a causa degli eventi sta pian piano scomparendo.