Edizione di sabato 7 Dicembre 2024 | Home - Redazione - Disclaimer - Cookie Policy e Privacy Policy

Bankitalia: nessuno tocchi la legge Fornero

Nella giornata di oggi è arrivata perentoria la voce di Bankitalia sulla questione pensioni. Già Arturo Martucci, presidente della Corte dei conti aveva fatto sapere che ogni passo in dietro rispetto a quanto già previsto dalla legge Fornero avrebbe esposto il paese a forti “rischi di sostenibilità” finanziaria.

A Martucci ha fatto immediatamente eco l’altolà del vice direttore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, che ha fatto presente come “le ultime proiezioni sulla spesa pensionistica mettano in evidenza l’importanza di garantire la piena attuazione delle riforme approvate in passato, senza tornare indietro”.

“L’insieme delle riforme previdenziali realizzate in più di vent’anni” continua il vicedirettore “ha migliorato in modo sostanziale sia la sostenibilità sia l’equità intergenerazionale del sistema.” E anche se le prospettive di crescita demografica e potenziale non sembrano più tanto rosee come da previsioni “le più recenti proiezioni dell’incidenza della spesa sul prodotto da poco rese note dalla Ragioneria Generale dello Stato sono più alte di quanto precedentemente prospettato”.

Signorini: “garantire attuazione alle riforme del passato”

Per avallare la sua teoria Signorini fa riferimento al Rapporto sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e sociosanitario che è stato pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato lo scorso agosto. In base a quanto è possibile evincere dal documento, continua Signorini, “l’incidenza sul PIL della spesa per pensioni che oggi è pari a circa il 15,5%, raggiungerebbe valori di poco superiori al 18% tra il 2040 e il 2045, imboccando successivamente un sentiero di costante e significativa discesa”.

In altre parole, la spesa risulterebbe gradualmente “maggiore in ciascun anno del periodo considerato”. Un tale peggioramento sarebbe lo specchio della “la revisione al ribasso effettuata da Eurostat riguardo le prospettive di crescita italiana, a sua volta riconducibile a una più deludente dinamica della produttività totale dei fattori e a minori flussi migratori netti”.

Da qui l’importanza, secondo il portavoce di Bankitalia, di “garantire la piena attuazione delle riforme approvate in passato, senza tornare indietro”. Un’importanza che, secondo Signorini, è messa ben in evidenza proprio dalle recenti proiezioni in materia di spesa pensionistica.