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Cumulo gratuito dei contributi, c’è l’accordo fra ministero e Inps

È arrivata poche ore fa la notizia che molti professionisti attendevano. In una nota divulgata dal ministero del Lavoro, si legge che nella giornata di ieri l’Inps ha ricevuto l’autorizzazione a procedere per quel che riguarda l’erogazione del cumulo gratuito dei contributi per i liberi professionisti, fin’ora impossibilitato dalla diversificata natura delle diverse casse di previdenza.

Per i liberi professionisti si tratterà di una sorta di pensione anticipata

Il cumulo gratuito dei contributi era previsto già nella legge di bilancio varata a fine 2016, ma durante quest’anno solare non ha potuto trovare attuazione a causa delle diverse modalità di erogazione previste dalle tante Casse di previdenza operanti per ciascuna delle categorie oggetto della normativa. Da oggi il divario viene sanato, con un provvedimento che con buona probabilità per i professionisti risulterà nell’ottenimento una sorta di pensione anticipata.

Già Tito Boeri, presidente Inps, si era espresso in merito al disallineamento che coinvolgeva l’Inps rispetto alle altre casse previdenziali, sottolineando come la stessa legga di stabilità fosse scritta male. Mancava infatti una norma che regolasse il rapporto fra i diversi enti, ma grazie al lavoro congiunto fra previdenza e ministero del Lavoro si è finalmente potuti giungere ad un compromesso.

Cumulo richiedibile da subito

Il cumulo sarà richiedibile sin da subito, con l’Inps che verserà nell’immediato l’importo di sua competenza mentre le altre casse si muoveranno secondo rispettive tempistiche di erogazione, evitando così un’ingolfamento dei conti.

Entro fine anno, inoltre, dovrebbe arrivare la nuova legge di stabilità, all’interno della quale potrebbero essere sciolti ulteriori dettagli sulle possibilità e le modalità di accedere al cumulo. Quello che manca infatti è ancora una norma chiara e precisa che ne delinei le modalità, ma pare ormai scontato che al netto dei cavilli istituzionali l’accesso al cumulo sarà garantito sin dai prossimi giorni, sicuramente entro fine anno.

Una decisione che ha tutta l’aria di essere un passo avanti rispetto all’impasse che il Governo sta attraversando in materia di riforma pensionistica.