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Pensione Anticipata con la Naspi: l’importo dell’assegno scende troppo?

Pensione Anticipata con la Naspi: l'importo dell'assegno scende troppo?
Pensione Anticipata con la Naspi: l'importo dell'assegno scende troppo?

Che importo ha, sulle pensioni di oggi, la Naspi? Vediamo quali sono le ultime novità in merito a questo particolare argomento, che interessa molti utenti e che più volte ci è stato chiesto.

Cos’è la Naspi. La Naspi è un’indennità che permette una certa copertura contributiva relativamente al diritto alla pensione ed entra “in gioco” nel caso di cessazione del rapporto di lavoro. Tale Naspi inizia a decorrere a partire dal momento in cui c’è si interrompe il rapporto di lavoro.

Attenzione però: la Naspi non viene attivata in automatico, ma deve farne richiesta il dipendente, e può farlo dal momento in cui egli ha superato 62 anni di età e ha versato contributi per almeno 42 anni e 10 mesi. In pratica, la Naspi permette di andare in pensione in via anticipata coprendo i contributi che mancherebbero fino al “pieno” raggiungimento della pensione “classica”.

Con la Naspi l’assegno scende troppo? E’ questa la domanda principale a cui cerchiamo di dare una risposta oggi: grazie al cosiddetto meccanismo di neutralizzazione che si riferisce al metodo di calcolo retributivo, nel caso in cui l’assegno di pensione teorico subisce una riduzione in seguito al conteggio delle cosiddette “retribuzioni pensionabili medie”, che formano il meccanismo di ‘garanzia del calcolo’ sia nella Quota A (5 anni) che nella Quota B (10 anni), le retribuzioni medie figurative dei mesi coperti da Naspi sono neutralizzate grazie ad un ritorno indietro nel tempo della contribuzione versata nel corso degli anni passati rispetto al periodo attuale.

In sostanza, questo si traduce in una buona notizia per il pensionato: nella grande maggioranza dei casi la Naspi non avrà alcuna influenza sull’importo della pensione.