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Pensioni d’oro, oggi: ultime notizie del 25 febbraio 2016

Si sta parlando molto di riforma delle pensioni, di tagli alle stesse e di aumento dell’età pensionabile.

La cosa che sembra più strana è che tutti i discorsi che il governo sta facendo, riguardano in maniera principale le pensioni di noi “comuni mortali”, di chi con l’emolumento statale riesce ad arrivare, si e no, a fine mese.

Nulla si è detto riguardo alle pensioni d’oro. E allora andiamo ad approfondire che cosa sono e chi le prende.

Pensioni d’oro 2016: chi le prende?

Le persone che possono prendere le cosiddette pensioni d’oro, ovvero quelle pagano da 40.000 € l’anno fino anche a 200.000 € l’anno (sono più o meno 16.000 € al mese) sono ben 30.000:

  • ex senatori
  • ex consiglieri regionali
  • dipendenti della Presidenza della Repubblica
  • ex giudici della Corte Costituzionale
  • ex dipendenti della Corte Costituzionale

Pensioni d’oro 2016 per i politici, ecco come funziona

E’ ovvio che anche i politici rientrano nel giro delle pensioni d’oro:

  • i deputati prendono, in media, 90.040 € all’anno, cioè 7,583 € al mese;
  • i senatori prendono, in media, 91.200 € all’anno, cioè più o meno 8.000 € al mese.

Se si considera che gli ex deputati sono 1.543, gli ex senatori sono 907, basta prendere una calcolatrice in mano e fare due conti per vedere quanto ci costa.

Fonte: it.blastingnews.com

Pensioni d’oro, perché manca la trasparenza

Come riportato dal Corriere, relativamente alle pensioni d’oro manca tuttavia la trasparenza. Camera e Senato, ad esempio, non comunicano i dati relativi alle pensioni perché ci sono delle regole previdenziali che sono state approvate dagli stessi senatori e parlamentari, la Regione Sicilia ha istituito un fondo di previdenza sostitutivo, che si affianca a quello dell’INPS classico, ma anche la Presidenza della Repubblica non fornisce alcun dato che per il proprio personale.

Un tentativo di fare luce in questo mare di mancanza di trasparenza è stato fatto da Alberto Brambilla e dal “suo” centro studi di Itinerari previdenziali, che ha diffuso un rapporto dal titolo «ll bilancio del sistema previdenziale italiano».

Brambilla è uno dei massimi esperti di pensioni in Italia, oltre che ex presidente del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale al ministero del Lavoro, un nucleo creato nel 1995 con la legge Dini, sciolto 17 anni dopo, nel 2012.

Fonte: corriere.it

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